I simboli alchemici, un tempo segreti e riservati agli iniziati, oggi trovano spazio nella cultura popolare, e spesso vengono riproposti sulla pelle di chi cerca di rappresentare un percorso di trasformazione interiore, equilibrio e rinascita.

Per loro natura non si tratta di immagini puramente decorative, ma si portano dietro un bagaglio filosofico e spirituale di grande portata.

Tra i simboli che ricorrono più spesso si trovano:

• uroboro: serpente che si morde la coda, formando un cerchio, simboleggia l’eternità, l’autosufficienza e il ciclo infinito di vita e morte. L’immagine richiama il senso di rinascita e ciclicità dell’esistenza;
• Pietra Filosofale: uno dei più rappresentativi dell’alchimia, rappresenta la perfezione spirituale e l’immortalità, e nei tatuaggi viene spesso espressa attraverso forme geometriche concentriche (cerchio o triangolo, che simboleggiano l’armonia e l’equilibrio universale);