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GRAFFITI

QUAL è LA SUA UNICITà?

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Il termine “graffiti” deriva dal greco antico “grapho“, che significa “scrivere” o “dipingere“. Si riferisce a segni, scritte, disegni o immagini incisi o dipinti su superfici pubbliche, come muri, edifici, treni e strade. Spesso i graffiti sono fatti con bombolette spray, pennelli o altri strumenti, utilizzati con le più disparate tecniche.

Storicamente, i graffiti sono stati utilizzati per esprimere una varietà di messaggi, trasformandosi anche in mezzo di protesta politica o sociale. Questa forma espressiva ha poi influenzato anche linguaggi artistici contemporanei, fino ad arrivare a forme di sperimentazione nel tatuaggio come la cryptocalligrafia, dove lettere e simboli si trasformano in segni misteriosi e indecifrabili, mantenendo però lo stesso impatto visivo e ribelle delle scritte sui muri.

Le origini possono essere rintracciate fin nell’antichità. Nell’antico Egitto ad esempio si possono trovare sulle pareti di templi egiziani, dove venivano incisi nomi o eventi per commemorare persone importanti. In epoca greca poi si trovano nelle rovine di Pompei, dove gli abitanti scrivevano messaggi come auguri, scherzi o critiche.

Sembra che già a quei tempi, sebbene fossero espressione popolare, fossero considerati alla stregua di atti vandalici.

Il fenomeno dei graffiti per come li conosciamo oggi ha cominciato a prendere piede negli anni ’60 e ’70 a New York, in particolare nei quartieri del Bronx.

Questa evoluzione moderna ha avuto diverse influenze, dalla cultura hip-hop alla politica, ed è stata spinta anche da fattori sociali ed economici.
Il movimento è iniziato con l’uso di tag, ovvero semplici firme o pseudonimi che i giovani scrivevano sui muri. Questo era un modo da parte di questi ragazzi per lasciare un segno o un’impronta in un mondo in cui si percepivano svalorizzati, marginalizzati e invisibili.

In seguito sono diventati parte della più ampia cultura hip-hop, compresi la musica rap, la breakdance e il DJing.

Negli anni ’70, diventano di fatto una delle forme di espressione più riconoscibili della cultura urbana e della gioventù emarginata.
Solo negli anni ’80 hanno cominciato a guadagnare una maggiore visibilità nelle gallerie d’arte e nei musei, grazie ad artisti come Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, che hanno portato la cultura dei graffiti nel circuito artistico mainstream.

Il bacino culturale in cui si inseriscono queste espressione artistiche è quello della street art – che comprende anche altre pratiche artistiche come installazioni, stancils o la poster Art.

In questo senso nell’ultimo decennio la street art e i graffiti sono diventati parte integrante della cultura urbana: molti murali sono commissionati per abbellire le città, rappresentare identità culturali e politiche, e promuovere la coesione sociale.

Il lavoro dell’artista anonimo Banksy, oggi il più famoso artista di graffiti al mondo, ha contribuito a portare l’arte di strada al livello di fenomeno culturale globale, permettendole di influenzare anche altri settori artistici, compresa quella dei tatuaggi.

Nel mondo del tatuaggio, hanno prevalentemente influenzato il lettering.

I tatuaggi che utilizzano il lettering prendono ispirazione dai graffiti utilizzano caratteri stilizzati e audaci: le scritte possono essere personalizzate per riflettere il nome di qualcuno, un messaggio speciale, o una frase significativa, e spesso presentano curve fluide, linee nette e ombreggiature in stile graffiti.

Alcuni tatuatori hanno saputo fondere l’impatto visivo dei graffiti con altre tatuaggi contemporanei, dando vita a stili ibridi come il Trash Polka, che unisce lettering, macchie di colore, fotografie e simboli forti in composizioni dal grande impatto drammatico. Proprio come i graffiti, questo stile punta a rompere gli schemi tradizionali e a lasciare un segno indelebile, spesso aggressivo e anticonformista, che richiama lo spirito ribelle della street art.

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I tatuaggi ispirati ai graffiti portano sulla pelle la stessa energia che troviamo nei muri delle città: lettere che esplodono, colori accesi, segni che raccontano ribellione e identità. È uno stile diretto, potente, che fonde calligrafia urbana, simboli e immagini di strada trasformandoli in un’opera personale.

Non è necessario avere già pronto un disegno o un progetto. Puoi scrivere nel form anche solo una parola, un tag o una foto di riferimento : sarà il punto di partenza da cui costruiremo il progetto insieme. Per progetti grandi o elaborati, possiamo anche fissare un appuntamento personalizzato per conoscerci e sviluppare passo dopo passo il tuo tatuaggio.

Compilando il form puoi decidere se mandare il messaggio direttamente a un artista oppure indicare “Studio” e ricevere supporto nella scelta del tatuatore più adatto. Volendo, puoi scriverci anche via mail o WhatsApp, ma per chiarezza e velocità il form resta il metodo migliore.

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